La vendita sottocosto

Il prezzo sottocosto – Ma che cosa significa la parola veramente?

Quando si va al supermercato si trova spesso nei volantini delle offerte la parola „Sottocosto“, come sinonimo di „Sottoprezzo“, „Sottocostissimo“, Sottoprezzi, ecc.

Ma che cosa significa la parola „sottocosto“ veramente?

Dal punto di vista normativo, il riferimento è il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 6 aprile 2001, n.218
„Regolamento recante disciplina delle vendite sottocosto“, a norma dell’articolo 15, comma 7, del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.

Di seguito vi citiamo l‘ articolo più importante del Decreto:

Art. 1:

Nel presente regolamento si intende per vendita sottocosto la
vendita al pubblico di uno o piu‘ prodotti effettuata ad un prezzo
inferiore a quello risultante dalle fatture di acquisto maggiorato
dell’imposta del valore aggiunto e di ogni altra imposta o tassa
connessa alla natura del prodotto e diminuito degli eventuali sconti
o contribuzioni riconducibili al prodotto medesimo purche‘
documentati, secondo la definizione contenuta nell’articolo 15, comma
7, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.

L’articolo disciplina giuridicamente il concetto di saldo, promozione, liquidazione, vendita di fine-stagione e sottolinea come la condizione di vantaggio per l’acquirente debba essere „reale ed effettiva“, cioè il cliente deve necessariamente comprare ad un prezzo che costituisca realmente un vantaggio.

La vendita sottocosto rientra nella più ampia famiglia delle vendite straordinarie. Essa comprende, inoltre:

  • le vendite di fine stagione (saldi)
  • le vendite di liquidazione
  • le vendite promozionali.

Il che significa che, quando un prodotto costa meno di quanto costava poco tempo prima, si ha un prezzo sottocosto.

Tuttavia, non sempre conosciamo il prezzo di provenienza del prodotto e se si tratta di un reale prezzo sottocosto. Semplicemente il venditore deve creare un rapporto di fiducia con il cliente ed essere credibile!

Comunque, la verità è che la parola sottocosto è ormai diventata una parola „eye-catcher“, nel senso che cattura l’occhio e l’interesse dell’acquirente e lo spinge ad addentrarsi nella ricerca di affari.

In realtà invece della parola sottocosto si potrebbe benissimo usare la parola „affaronissimo„.

Le nostre offerte sottocosto, scusate, i nostri affaronissimi del giorno, li trovate qua.

 

4 Commenti
4 commenti
  1. Luca
    says:

    Scusa, ma l’articolo di legge riportato cita „si intende…. la vendita ….ad un prezzo inferiore a quello …. di acquisto.“
    Quindi non è vero che „quando un prodotto costa meno di quanto costava poco tempo prima, si ha un prezzo sottocosto.“ In questo caso si ha una offerta o una semplice riduzione di prezzo come hanno effettuato, causa deflazione, tanti venditori.

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